DESCRIZIONE
Per lungo tempo considerato un carnivoro, predatore di mammiferi di piccola taglia, questo uccello non aveva artigli ricurvi, né un becco uncinato, ed è probabile che si nutrisse principalmente di foglie, frutti e semi, anche robusti e voluminosi, che poteva rompere grazie ai muscoli delle mascelle, molto potenti. L'assenza di carne nella sua dieta è supportata anche dall'analisi chimica delle ossa, che non registrano l'abbondanza di particolari elementi che si trovano negli animali carnivori che si cibano di altri vertebrati. Aveva una testa molto grande e delle ali vestigiali assolutamente inutili per il volo; le gambe erano il suo mezzo di locomozione, e gli permettevano di correre a gran velocità; poteva raggiungere i due metri di altezza.
In passato era conosciuto anche come Diatryma, ma gli scienziati, dopo tanto tempo, si sono resi conto che i resti erano talmente simili a quelli di Gastornis, che i due nomi dovevano essere sinonimi.
Date le sue dimensioni, costruiva il nido al suolo deponendo uova dalla forma oblunga che misuravano 24 per 10 cm e risultavano sicuramente molto invitanti per gli altri predatori. I resti fossili più antichi di Gastornis sono dell'Europa centrale e risalgono alla fine del Paleocene; all'inizio dell'Eocene era presente anche in Cina, e successivamente lo ritroviamo anche sulla costa occidentale degli Stati Uniti, che forse aveva raggiunto attraversando lo stretto di Bering.