DESCRIZIONE
Il Coccosteo, vissuto nei mari del Devoniano, era un pesce corazzato con mascelle primitive e pinne simmetriche ai lati del corpo. Una lunga pinna dorsale e una caudale lo aiutavano nella propulsione in acqua, che avveniva per mezzo di ondulazioni laterali della parte posteriore del corpo, ricoperta da minute scaglie.
La parte anteriore, rigida, era invece dotata di una robusta copertura ossea formata da due scudi articolati fra loro. Un primo scudo, detto cefalico, era posizionato sulla testa dell'animale ed un secondo, il toracico, ricopriva per l'appunto il torace. L'articolazione posta tra le due parti gli consentiva di ruotare il cranio verso l'alto mentre apriva la bocca, facendo spalancare enormemente le fauci. L'assenza di veri e propri denti era compensata dalla presenza di otto piastre ossee affilatissime, gli gnatali, con le quali afferrava e tagliava le sue vittime. Doveva essere un abile nuotare in grado di cacciare sia invertebrati sia altri pesci.
Generalmente era di modeste dimensioni, ma alcuni suoi parenti divennero giganteschi, raggiungendo la taglia di uno squalo bianco odierno.
I fossili di Coccosteo sono stati rinvenuti in Scozia, Russia e Stati Uniti (Ohio).