DESCRIZIONE
Il Cefalaspide appartiene al gruppo degli Osteostraci, animali vicini all'origine dei pesci ma ancora privi di mascelle e dotati di una corazza esterna. Tale corazza era utile sia come riserva di calcio, sia come difesa dai famelici predatori, tra cui si annoverano anche il Coccosteo e lo Pterigoto.
La corazza del Cefalaspide, che copriva sia la testa sia la parte anteriore del corpo, ospitava due occhi nella parte dorsale, molto vicini tra loro, e anche una serie di strutture sensoriali, concentrate lungo i margini e al centro, deputate al rilevamento delle prede. Il cibo veniva "aspirato" dall'apertura boccale che si apriva nella parte ventrale dell'armatura cefalica: da qui l'animale inghiottiva detriti organici, microrganismi e piccole prede, come i vermi e i crostacei, che scovava nei fondali fangosi dei laghi o dei corsi d'acqua, smuovendo la sabbia e le alghe con movimenti laterali del capo arcuato. Protette da minutissime scaglie erano invece la coda e le pinne pettorali, utilizzate per nuotare e manovrare.
I principali ritrovamenti sono stati effettuati in Scozia.