CAPRA BIONDA DELL'ADAMELLO

Capra hircus

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capra bionda dell'Adamello - parco della preistoria

Classe: Mammalia
Ordine: Artiodactyla
Famiglia: Bovidae

DESCRIZIONE

Caratteristica principale di questa capra domestica alpina è il colore del manto bruno di tonalità chiara, quindi biondo, anche se esistono soggetti più scuri tendenti al nocciola. Il vello, uniformemente lungo e fine, appare inoltre bianco sul ventre e sono tipiche le strie bianche e regolari sul muso e sul contorno delle orecchie.
Torace e addome ben sviluppati e arti robusti ne fanno una razza rustica, agile e scattante, ben adattata alla vita di montagna. La taglia è medio grande, con altezza al garrese che può superare i 70 cm e il peso che nei maschi può raggiungere i 75 kg.
Il capo è leggero e la barba è presente nei maschi e nella maggior parte delle femmine, così come le tettole, cioè due appendici o escrescenze cutanee ai lati del collo. Le corna sono a sciabola, spesso con le estremità divergenti, anche se sono stati selezionati soggetti privi di corna.

DISTRIBUZIONE

Come dice il nome stesso, l’area di diffusione della razza è il massiccio dell’Adamello: in particolare è stata selezionata in Val Camonica (BS). Si ipotizza sia una discendente della razza svizzera di Toggenburgo, da cui però, si è distanziata notevolmente dal punto di vista morfologico. La selezione si deve soprattutto alle barriere naturali costituite dalle catene montuose che ne hanno determinato l’isolamento. Oggi ne esistono dei nuclei anche nel triangolo Lariano (CO) e in alcune zone bergamasche confinanti con la provincia bresciana. Sussiste anche un antico ceppo caprino “biondo” in Trentino che rischia di perdere le sue peculiarità a causa degli incroci con esemplari lombardi.

HABITAT

Le capre hanno un apparato digerente simile a quello degli altri ruminanti, ma il loro rumine più allungato e di maggior volume permette a questi animali di avere un comportamento alimentare “molto flessibile”, cioè di poter digerire erbe e germogli, ma anche rami secchi e spinosi o foraggi molto fibrosi ma poveri di proteine. Queste caratteristiche hanno quindi permesso l’allevamento delle capre soprattutto in zone di montagna, anche caratterizzate da pascoli di difficile accesso o con limitate risorse nutrizionali.
L’allevamento della “Bionda”, come quello delle altre razze alpine, aiuta a trasformare le aree marginali in una risorsa economica altrimenti non sfruttabile. Inoltre il consumo dell’erba dei pascoli evita la formazione di uno stato di erba secca sopra il quale può facilmente scorrere la neve, provocando slavine.

BIOLOGIA ED ECOLOGIA

La capra è un animale molto curioso e goloso, come detto sa adattarsi a condizioni alimentari difficili, ma va sempre in cerca di alimenti più appetitosi possibili e per questo è disposta a compiere lunghi e ripidi percorsi, ma anche ad alzarsi in piedi o arrampicarsi sui rami più grossi degli alberi.Il fabbisogno alimentare di questi erbivori è pari a un decimo di quello di una mucca, ma la produzione di latte è, in rapporto, superiore.
Quando in montagna le giornate iniziano ad accorciarsi, già a luglio, le femmine possono iniziare ad andare in estro, sventolando spesso la coda, belando e cercando il maschio. I piccoli nascono dopo circa 5 mesi dall’accoppiamento, soprattutto tra gennaio e febbraio, quando gli animali sono ancora stabulati per l’inverno. I piccoli, in genere due, bevono volentieri il latte sino a 6 mesi, quando saranno completamente svezzati. A 7-8 mesi sono già fertili.

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